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Gruppo ricreativo-educativo “In Villa”


Gruppo ricreativo-educativo “in Villa” per bambini con disturbi pervasivi dello sviluppo
“Progetto Autonomia per i fine settimana Centro “Villa Del Bianco” Misano”

L’autismo infantile rappresenta sicuramente una delle sindromi croniche più complesse e difficilmente spiegabili dell’età evolutiva. La sua fenomenologia si presenta mediante una gamma vasta ed articolata di sintomi, che ne rendono difficile anche la classificazione diagnostica.

L’autismo rientra nei disturbi pervasivi dello sviluppo e si caratterizza per una compromissione qualitativa e quantitativa ad origine precoce (entro i primi tre anni di vita)

  • della capacità di interazione e reciprocità sociale,
  • del linguaggio e dei processi comunicativi,
  • del comportamento; sia per quanto riguarda la presenza di stereotipie motorie, che per la povertà di interessi e fantasia, che per l’insistenza nel ripetere le stesse attività.

Il disturbo viene definito generalizzato perché interessa la quasi totalità delle funzioni cerebrali e corporee con conseguente alterazione dello sviluppo percettivo e discriminativo dell’attenzione, dell’intelligenza, della memoria, della comunicazione e del linguaggio, dell’affettività e delle emozioni e della motricità. Tali deficit portano a grave compromissione della capacità relazionale e della capacità di adattamento all’ambiente.

Sulla base di queste premesse nasce dunque l’esigenza di creare contesti nei quali potersi rapportare alle persone affette da autismo con un approccio che vada oltre la semplice elencazione dei sintomi, in modo tale da riuscire ad apprezzare l’originalità e l’unicità dell’individuo, che si caratterizza per uno sviluppo fondato su modalità percettive, immaginative, mnestiche, ideative e socio affettive qualitativamente diverse. Tutto ciò presuppone che relazionarsi con una persona affetta da autismo non significhi avere a che fare con carenze e/o ritardi nello sviluppo, ma affacciarsi a modalità diverse di interpretazione e di comprensione del mondo.

Nel corso dell’estate 2010 alla Villa “Del Bianco” di Misano si è realizzato un progetto sperimentale di centro estivo per ragazzi con disturbi dello spettro autistico, nato dalla collaborazione tra Asl di Rimini (Centro Autismo), Comune di Misano, Associazione di Genitori “Riminiautismo” e Cooperativa il Millepiedi.

Sulla base dell’esperienza effettuata sono emerse una serie di riflessioni che hanno motivato il desiderio di creare un nuovo progetto che potesse usare come risorsa e base di partenza ciò che si è appreso dal lavoro effettuato:

  • l’iniziale paura di realizzare un luogo “esclusivo” e ghettizzante è stata sostituita dalla consapevolezza della positività di creare un “luogo sicuro” per i ragazzi che potesse fungere da base dalla quale partire per nuove conoscenze ed apprendimenti.
  • la necessità di lavorare maggiormente sulle autonomie personali e relazionali, per consentire ai ragazzi di arrivare al livello massimo di indipendenza che ognuno di loro può raggiungere, in base alle proprie caratteristiche e possibilità
  • la necessità di lavorare sulla socializzazione, creando sempre nuove opportunità di scambio con i coetanei, uscendo dal centro e/o aprendolo a pari ed adulti.
  • la necessità di lavorare sulle e con le famiglie per garantire il più possibile una coerenza tra il lavoro svolto da tutti gli agenti educativi con cui il ragazzo si trova a vivere la sua quotidianità.
  • la volontà di creare una documentazione dettagliata del lavoro svolto in itinere, per garantire continuità.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Questo progetto si costruisce intorno alla ferma volontà di dare opportunità, progettazione e metodologie all’organizzazione del tempo libero (nel caso specifico del fine settimana) di ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico al fine di utilizzare questo tempo per lavorare specificatamente sulle autonomie e sulla socializzazione all’interno di un contesto protetto, percepito dai partecipanti come accogliente e sicuro.

STRUTTURA
La struttura ospitante rimane la Villa Del Bianco di Misano, sede che, nel corso dell’esperienza estiva, si è rivelata adeguata alle esigenze dei ragazzi; in grado di offrire ambienti spaziosi e comodi e una ubicazione tranquilla, lontana dal rumore cittadino. La villa del Bianco è una struttura a tre piani situata nei pressi dell’autodromo di Misano e prima utilizzata come centro residenziale per gli anziani. E’ dotata di diverse stanze (tra le quali anche una cucina interamente attrezzata), bagni distribuiti nei vari piani, e di una zona verde sia sul davanti che sul retro della casa. Gli ampi spazi disponibili e le attrezzature presenti hanno consentito di creare ambienti diversificati e adeguati per lo svolgimento delle attività giornaliere.

DESTINATARI
Il progetto si rivolge a una decina di ragazzi delle scuole elementari e medie, affetti da disturbo dello spettro autistico.

FINALITÀ E OBIETTIVI
Facendo tesoro dell’esperienza maturata, il progetto che proponiamo nasce dall’esigenza di creare un luogo adatto e sicuro per accogliere ragazzi con autismo, nel tentativo di lavorare in maniera più diretta e mirata su obiettivi specifici, legati prevalentemente alla gestione di momenti di tempo libero e svago.

Tali obiettivi sono:

  • stimolare l’autonomia sulla base delle caratteristiche e potenzialità di ogni singolo ragazzo.
  • lavorare sulla socializzazione e sull’importanza di creare momenti di scambio, confronto e conoscenza reciproca con coetanei ed adulti normodotati, andando verso l’esterno e/o aprendo il centro all’esterno
  • conoscenza del territorio per poter “uscire”alla scoperta delle opportunità offerte dalla nostra zona
  • offrire ai ragazzi attività educative e ludiche di vario genere, al fine anche di ampliare la gamma degli interessi personali possibili.

STILE
Lo stile generale che s’intende utilizzare è dato da un insieme di criteri, norme, atteggiamenti, metodologie di comportamento che ogni educatore della Coop. Sociale “Il Millepiedi” ha assunto ed interiorizzato e che esprime nel suo fare educazione e nel suo relazionarsi con l’Altro.

L’approccio proposto vuole avere l’obiettivo di enfatizzare la dimensione clinica, non intesa in senso di medicalizzante ma in quello etimologico di incontro con la persona singola. Tale prospettiva consente all’operatore di mettere al servizio dell’utente la propria professionalità,  in modo da prevedere un approccio educativo che possa rivolgersi alla singola persona considerata nella sua totalità ed unicità e non solo ed esclusivamente al suo deficit.

Particolare importanza viene data al lavoro di equipe degli operatori, che consente al singolo educatore di sviluppare un senso di appartenenza al gruppo per non sentirsi solo nel proprio operato, facendo diventare punto di forza la collaborazione, la disponibilità al confronto e la condivisione di opinioni e conoscenze. Nei momenti di difficoltà e di dubbio, poter contare sull’aiuto dei colleghi e sulla loro disponibilità a mettersi in gioco è sicuramente importante, per riuscire ad usare in maniera adeguata tutte le energie disponibili, al fine di lavorare al meglio delle forze e delle competenze con un’utenza variegata e complessa come la nostra.

METODOLOGIA
La metodologia utilizzata sarà quella centrata sul lavoro di rete e di equipe e si baserà anche sulla creazione di relazioni significative ma non esclusive tra ragazzi ed educatori, in modo tale da lavorare, in un contesto protetto, sulla possibilità di relazionarsi in modo funzionale con adulti diversi (autonomia relazionale).
Ogni ragazzo sarà seguito da educatore individuale in rapporto 1:1 o in rapporto 1:2

Ogni settimana è programmata una riunione di equipe tra gli educatori del  centro al fine di organizzare in modo mirato le attività da proporre ai ragazzi e di aver la possibilità di confrontarsi sulle dinamiche emerse all’interno del gruppo e/o nelle singole relazioni; il tutto con l’obiettivo condiviso di lavorare non lasciando nulla al caso e per promuovere al massimo il benessere di ogni singolo utente sulla base delle sue specifiche caratteristiche. Ci saranno momenti di confronto e scambio con le famiglie dei ragazzi che parteciperanno al progetto.

DOCUMENTAZIONE
Tutto il lavoro verrà documentato in maniera approfondita con reports (elenco attività svolte, foto, filmati ecc), in modo da lasciare una testimonianza delle esperienze effettuate dal gruppo.

Possibile suddivisione della giornata:

  • apertura del centro alle ore 15,00 (i ragazzi che non hanno possibilità di trasporto verranno ritirati a casa con pulmino, mentre gli altri saranno accompagnati direttamente in struttura dai genitori).
  • nel corso del pomeriggio verranno svolte attività di conoscenza del territorio (gite, escursioni ecc.) oppure il centro sarà aperto per ospitare coetanei per effettuare insieme attività comuni.
  • ore 18,00: partenza del pulmino per il ritorno
  • ore 18,00: chiusura del centro
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