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Scuola Primaria Parentale – “Anche se piove” – Rimini

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SEDE
Via Enrico Colli, 12  – Viserbella di Rimini 47922 – Tel 335344299

La Scuola Primaria Democratica Parentale è aperta dal Primo Ottobre 2014 accoglie 10 bambini/e dai 6 ai 10 anni, è un luogo in cui i bambini e le bambine possono avere il gusto di imparare, la felicità della condivisione e la gioia della vita.

La scuola propone un approccio democratico all’educazione, che prende avvio dall’approccio libertario, per poi differenziarsene eliminando gli aspetti più rigidi.

La scuola, attiva nel territorio riminese dal 2014, e fortemente voluta da alcuni genitori che ne hanno promosso l’avvio, è gestita dalla Cooperativa sociale “Il Millepiedi”, che in questi anni sta fortemente credendo e investendo sul metodo dell’outdoor education. 

È in sintesi questa la filosofia di “Anchesepiove”, scuola con un approccio pedagogico innovativo che intreccia la pedagogia montessoriana, l’outdoor education, la Comunicazione non violenta, la “pedagogia della lumaca” di Gianfranco Zavalloni.

Il nostro stile educativo si fonda sull’approccio non direttivo, e la relazione empatica: non ci sono costrizioni o obblighi nella scuola, ma i bambini sono i principali fautori dell’organizzazione delle nostre giornate. Una visione pedagogica fondata sulla fiducia nelle forze interiori che sostengono dall’interno la crescita dell’uomo. Da qui la necessità di favorire l’autoregolazione e la libera scelta del bambino nel percorso educativo.  La nostra giornata inizia con l’assemblea che è luogo di incontro e di confronto. In assemblea infatti i bambini, le bambine e le educatrici si scambiano il buongiorno, aggiornano il calendario, raccontano di sè, fanno proposte per esperienze e attività da svolgere e possono discutere modifiche di tipo organizzativo o le regole condivise, stabilite sulla base delle esigenze del gruppo. Le decisioni vengono prese attraverso il Metodo del Consenso democratico che prevede la scelta per votazione e l’ascolto delle ragioni di chi ha espresso parere contrario, alla ricerca di una mediazione consensuale. Nella scuola le attività ed esperienze vengono svolte senza alcuna costrizione nè obbligo, ma i bambini sono i principali creatori dell’organizzazione delle nostre giornate ed hanno la possibilità di vivere e sperimentare la totalità degli spazi e l’uso in autonomia dei materiali. L’approccio non direttivo pone al centro la persona che il bambino è, ritenendo l’apprendimento un processo che lo coinvolge nella sua interezza di mente e corpo.

Le attività proposte dalle educatrici nascono sempre dall’osservazione dei bambini e dei loro interessi, con l’obiettivo di ampliare le loro conoscenze e motivare l’apprendimento. Naturalmente, ogni bambino è libero di integrarle, cambiarle e ampliarle in base alle proprie esigenze. Promuoviamo inoltre una scuola che tenga conto dei bisogni, dei diritti e dei tempi individuali di ogni bambino. Un luogo in cui sia possibile “rallentare” per restituire ai bambini il tempo di giocare, di scoprire, di assaporare ogni istante della loro vita, senza l’obbligo di dover correre per essere al passo con il più veloce o per essere in linea con il programma. Una scuola in cui sia possibile crescere in modo naturale e tranquillo e dove perdere tempo a parlare rappresenti la premessa indispensabile per una corretta relazione educativa. Si tratta di un contesto in cui le educatrici-accompagnatrici e i bambini vivono una relazione paritaria che considera l’adulto e il bambino sullo stesso piano come persone, pur riconoscendo  la loro diversità nei ruoli del processo di apprendimento. L’adulto, con la sua esperienza pregressa, ha il compito e la responsabilità di affiancare il bambino nel processo di ricerca e creazione che è alla base del conoscere e dell’apprendimento. L’educatore-accompagnatore diventa adulto di riferimento solo attraverso la reciproca conoscenza e la relazione che nel tempo si instaura con il bambino.

“Anche se Piove” si ispira ad altre esperienze?

La base della nostra pedagogia viene da due correnti di pensiero: il movimento della Pedagogia Radicale, nato a metà dell’800 che ha dato vita all’Educazione Libertaria ed ha tra i suoi maggiori esponenti Ivan Illich; il movimento dell’Educazione Nuova che si è sviluppato all’inizio del ‘900 influenzato dalle pedagogie attive di Montaigne, Comenio, Rousseau, Decroly da cui si è sviluppato l’approccio dell’educazione democratica.  Noi ci riconosciamo in questo secondo tipo di visione e nell’approccio educativo di Maria Montessori, ma anche in quello di Don Milani e Mario Lodi o di Gianfranco Zavalloni. Nello sviluppo del nostro progetto ci siamo confrontate con altre realtà come la scuola libertaria di Verona, la scuola democratica Montessoriana della cooperativa Montessori.coop di Bolzano. Ci siamo ispirate alla scuola libertaria “Serendipità” di Osimo, con la quale continuiamo ad avere un rapporto di confronto e di formazione.  Lo scorso settembre abbiamo ospitato a Rimini Michael Newman, docente della prestigiosa scuola libertaria inglese “Summerhill” la più antica scuola democratica del mondo. Questa contaminazione di esperienze è per noi molto importante anche se poi la nostra scuola ha un suo specifico e una propria originalità. Un altro supporto fondamentale al nostro lavoro arriva dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna, in particolare dal prof. Roberto Farnè e dalla sua equipe, per il progetto di outdoor education.

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